“Si è superata una grande paura”. Alla Comece, i vescovi europei accolgono con sollievo l’accordo raggiunto a Bruxelles per aiutare i Paesi ad uscire dalla crisi.
A partire da un punto dato per fermo e certo (per ora), come la riapertura delle scuole il 14 settembre, tutto il resto si muove intorno come impazzito, alimentando il caos.
E' ripreso oggi il vertice UE sul Recovery fund. Due giorni non sono bastati per giungere ad una conclusione risolutiva sul piano di recupero proposto dalla Commissione europea, che prevedeva 750 miliardi di euro.
Le misure di contenimento del coronavirus saranno prorogate con un dpcm al 31 luglio. Per il ministro Speranza: “L’apertura delle scuole in sicurezza è la partita più importante. Senza la riaperture di tutte le scuole non saremo mai completamente fuori dal lockdown".
La politica coincide sempre più con le fibrillazioni dei partiti. E con le loro inguaribili debolezze
Il Capo dello Stato ha colto l'occasione del ricordo di alcuni grandi magistrati che hanno dato testimonianza con la vita al loro alto servizio, per un richiamo severo a tutto l'ordine giudiziario sconvolto dallo scandalo degli abusi correntizi nelle nomine. Ma come sempre le sue parole hanno assunto una portata che va oltre la singola, pur rilevantissima questione. Infatti anche il recupero di credibilità chiesto ai magistrati – la cui stragrande maggioranza, è bene sottolinearlo, compie il proprio dovere in “fedeltà alla Costituzione” – è parte di quell'”impegno corale di ripresa” a cui tutti devono dare il loro apporto: “ogni cittadino, ogni istituzione ogni settore sociale”
Il presidente del Parlamento Ue: "“Abbiamo ora l’opportunità di rimodellare l’Europa e di renderla più equa, più verde e più lungimirante. A tal fine dobbiamo cogliere al volo questa occasione per introdurre un paniere di nuove risorse proprie"
Il documento Colao appena presentato e già molto discusso. Molte idee. Ma le idee non bastano e qualche volta sono pure sbagliate