Lamponi per la Bosnia

Una ricetta a base di marmellata di lampone solidale per sostenere le donne di Bratunac (Bosnia Erzegovina): si tratta dell’iniziativa «unlamponelcuore», lanciata in occasione della festa della donna da oltre 300 foodblogger italiani. Ogni foodblogger aderente all’iniziativa pubblicherà nel proprio sito internet un’originale ricetta, il cui ingrediente base è proprio la marmellata di lampone, al fine di sensibilizzare il pubblico sul progetto «Lamponi di pace» della Cooperativa Agricola Insieme.

La cooperativa è nata nel giugno 2003 grazie all’iniziativa di dieci soci fondatori, per la maggioranza donne, con l‘obiettivo di favorire il ritorno a casa delle donne di Bratunac.  Bratunac si trova a pochi chilometri da Srebrenica: lì, tra l’11 e il 21 luglio del 1995 le truppe di Ratko Mladic e Radovan Karadzic, i due leader serbo bosniaci che guidavano le milizie paramilitari in Bosnia, uccisero i loro mariti e figli. Morirono oltre ottomila musulmani bosniaci, attuando quello che Kofi Annan, ex segretario generale dell’Onu, ha definito “il più brutale atto di genocidio dai tempi della seconda guerra mondiale”. Proprio per aiutare queste donne e sostenere il rientro nelle loro terre devastate dalla guerra civile, dopo circa dieci anni di permanenza nei campi profughi, è nato il progetto “Lamponi di pace”, con l’obiettivo di riattivare un sistema di microeconomia basato sul recupero dell’antica coltura dei lamponi e sull’organizzazione delle famiglie in piccole cooperative, al fine di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato sull’aiuto reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti. I nuclei familiari sono tuttora frequentemente formati da donne capofamiglia con anziani e giovani a carico e gli aiuti internazionali per la ricostruzione delle case, distrutte per l’81% durante la guerra, non sono bastati a garantire la ripresa della vita. Per questo motivo il progetto della Cooperativa Insieme getta un po’ di speranza in questa terra, proponendosi come una struttura democratica che possa ricostruire le relazioni tra chi è rimasto e chi è ritornato, attraverso la diffusione dei valori del lavoro e della cooperazione.

E superare in questo modo, attraverso un’economia rurale sostenibile, le divisioni costruite dalla guerra, nella consapevolezza che il rispetto e la fiducia reciproca che si ricreano nel lavoro e nel conseguimento di risultati positivi per tutti, sono il cemento che tiene insieme una comunità multiculturale. Il risultato? La linea di marmellate “Frutti di pace” ai frutti di bosco, lamponi e more, succhi di frutta e una linea di prodotti biologici. Per ordinare questi prodotti solidali e festeggiare l’8 marzo (ma anche gli altri giorni dell’anno) con le donne di Bratunac e Srebrenica: info@coop-insieme.com; per ulteriori informazioni sul progetto: www.coop-insieme.com.

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