Ernesto Olivero cittadino onorario di Bergamo. Un segno di Pace

È un segno forte che alimenta una cultura di pace la consegna della cittadinanza onoraria di Bergamo a Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino, che si svolgerà nel corso di una seduta straordinaria del consiglio comunale. L’appuntamento è per sabato 11 aprile alle 10 al Teatro Donizetti. L’avvenimento è degno di nota non solo per lo spessore e il rilievo del personaggio, ma anche perché è la prima volta che viene assegnata la «cittadinanza onoraria Giovanni XXIII», istituita circa un anno fa, quando Papa Giovanni è stato proclamato santo. L’articolo 15 del Regolamento comunale riporta che la cittadinanza onoraria Giovanni XXIII “viene conferita con cadenza triennale a un cittadino italiano o straniero non residente nel territorio di Bergamo che, a livello internazionale, si sia distinto per la propria opera in favore della pace.”
La commissione, composta dalla Presidentessa del Consiglio comunale Marzia Marchesi, dal consigliere comunale Ezio Deligios, dal Vice Presidente del Consiglio comunale Gianfranco Ceci, dal delegato del sindaco Marco Brembilla e da Valter Dadda per la Fondazione Papa Giovanni XXIII, ha valutato positivamente la candidatura di Olivero, al quale sarà assegnata la cittadinanza onoraria l’11 aprile 2015 durante un consiglio comunale straordinario che coinvolgerà molti studenti delle scuole secondarie cittadine. Olivero è noto nel mondo per la sua attività in favore della pace e per la fondazione dei cosiddetti “Arsenali della Pace”, presenti a Torino, a San Paolo del Brasile e a Madaba in Giordania.
Numerosi i riconoscimenti di cui Olivero è stato insignito negli anni scorsi: la Medaglia d’Oro al Merito Civile per il suo servizio verso gli ultimi, il titolo di Al Kawkab di prima classe da parte di re Hussein di Giordania, la piantagione di 18 alberi sulle colline di Gerusalemme in suo onore da parte dell’organizzazione israeliana Keren Kayemeth Leisrael, la nomina di Servitor Pacis da parte della Path to Peace Foundation delle Nazioni Unite, il titolo di Uomo di pace di Betlemme e Gerusalemme.
“Sono molto felice di questa onorificenza – ha dichiarato Olivero alla presidentessa del Consiglio Comunale Marzia Marchesi – soprattutto perché a Bergamo ho tanti amici che sostengono e aiutano nella realizzazione delle nostre attività di pace (è infatti presente un folto gruppo di giovani che collaborano con gli Arsenali della Pace e con il Sermig nella zona dell’Isola in provincia di Bergamo).” Noi ne avevamo già parlato qui, quando proprio per iniziativa di questi giovani Ernesto Olivero aveva partecipato a un incontro a Longuelo.

CHI È ERNESTO OLIVERO

Nato nel 1940 a Mercato San Severino (Salerno), è sposato, con tre figli e sette nipoti. Ha lavorato in varie industrie del torinese e poi in banca fino alle dimissioni (1991). Nel 1964 ha fondato a Torino il Sermig, Servizio Missionario Giovani, insieme alla moglie Maria e ad un gruppo di giovani decisi a sconfiggere la fame con opere di giustizia, a promuovere sviluppo, a vivere la solidarietà verso i più poveri.
Negli anni ’80 all’interno del Sermig nasce la Fraternità della Speranza, che conta attualmente un centinaio di aderenti: giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache che si dedicano a tempo pieno al servizio dei poveri, alla formazione dei giovani, con il desiderio di vivere il Vangelo e di essere segno di speranza.
Attorno alla Fraternità della Speranza, centinaia di volontari e il movimento internazionale dei Giovani della Pace si ispirano alla spiritualità e al metodo del Sermig.

L’ARSENALE DELLA PACE A TORINO

Nel 1983 viene assegnato al Sermig in comodato dal Comune di Torino l’ex Arsenale Militare di Piazza Borgo Dora. Olivero, incoraggiato da Giorgio La Pira, sente che questo sarà il primo grande passo di una profezia di pace. Ne inizia la trasformazione con l’aiuto gratuito di migliaia di giovani, di volontari, di uomini e donne di buona volontà da ogni parte d’Italia. L’11 aprile 1984 è il Presidente della Repubblica Sandro Pertini ad inaugurare l’Arsenale della Pace. Le sue capacità organizzative ed imprenditoriali permettono negli anni la ristrutturazione complessiva di un’area di 45.000 mq.
Per il grande lavoro svolto nella trasformazione dell’Arsenale e per l’attività incessante del Sermig a favore degli ultimi, Ernesto Olivero è stato definito “imprenditore del bene”.
Nel luogo dove sono state forgiate buona parte delle armi utilizzate nelle due guerre mondiali, è sorto un “laboratorio” di convivenza, di dialogo, di formazione dei giovani, di accoglienza dei più disagiati, un monastero metropolitano, aperto 24 ore su 24. Vi trovano rifugio uomini e donne che cercano un aiuto per cambiare vita (in questi trentun anni sono stati realizzati progetti a favore di uomini e donne di 140 nazionalità). E’ luogo d’incontro per migliaia di giovani che da tutta Italia e dall’estero si danno appuntamento per confrontarsi, dialogare e crescere. E’ base di partenza per la solidarietà che raggiunge i cinque continenti. E’ ambiente di preghiera e di silenzio, di cultura e di formazione. Nel 2008 le Istituzioni locali riconoscono l’opera come patrimonio del territorio e diventano Città, Provincia e Regione dell’Arsenale della Pace.

COS’È IL SERMIG? FRATERNITA’ DELLA SPERANZA

Il Sermig – Servizio Missionario Giovani – è nato nel 1964 da un’intuizione di Ernesto Olivero e da un sogno condiviso con molti: sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace.
Dai “Si” di giovani, coppie di sposi e famiglie, monaci e monache è nata la Fraternità della Speranza, per essere vicini all’uomo del nostro tempo e aiutarlo a incontrare Dio.
Il Sermig vive grazie al contributo gratuito di migliaia di amici e volontari che condividono tempo, professionalità, denaro, beni materiali e spirituali. La “restituzione” di queste risorse a favore dei più sfortunati permette al Sermig di essere sostenuto al 93% dalla gente comune.