Identità, inclusione, incontro tra culture. Parte l’Integrazione Film Festival

Da martedì 20 ottobre prenderà il via la 14esima edizione di IFF – Integrazione Film Festival, il concorso cinematografico internazionale sull’integrazione tra persone di diverse appartenenze culturali e provenienze nazionali organizzato da Cooperativa Ruah e Lab 80. “Il Festival avrebbe dovuto svolgersi ad aprile – spiega Giancarlo Domenghini, direttore di IFF -, ma a causa del lockdown ciò non è stato possibile e abbiamo aspettato che la situazione ci permettesse di ripartire: ci sembrava importante non perdere un anno. Recuperare quel noi che un po’ si è perso, un noi che esploriamo e che può essere di utilità alla “prossimità sociale” auspicata in un tempo caratterizzato dal distanziamento. Ci servirà per interrogarci su nuove declinazioni di integrazione, su quali i puntini della “i” del nostro logo (inclusione, identità, intercultura) saranno necessari per il futuro, migliore, che ci aspetta”. Il Festival si svolgerà tra Bergamo e Sarnico e – novità 2020 – una giornata di proiezioni sarà in streaming, proprio per dare la possibilità a tutti di prendervi parte. 22 i film in concorso, di cui 17 cortometraggi di fiction e cinque film documentari – capaci di indagare i temi dell’inclusione, dell’identità e dell’intercultura come elementi chiave dell’integrazione – oltre a tre film fuori concorso, su circa 300 candidature pervenute da Italia, Turchia, Francia, Svizzera, Stati Uniti, Uruguay. “La qualità delle opere selezionate cresce sempre più – aggiunge Sergio Visinoni, di Lab 80 -. Importante la scelta di proiettare sia in sala che in streaming: ci adeguiamo alla necessità di “distanziamento”, ma teniamo a mantenere il contatto col nostro pubblico, gestendo la sala in assoluta sicurezza”. “L’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza – aggiunge  Laura Resta, Responsabile Area Cultura di Cooperativa Ruah – attraverso racconti che abbiano un taglio positivo, uscendo dal cliché socio – assistenziale. Gli attori devono e possono raccontare una società che è già cambiata”. Altra significativa novità, l’ampliamento della rete delle collaborazioni: “Per questa edizione abbiamo coinvolto un maggior numero di partner del terzo settore e di associazioni di cittadini di origine straniera, per allargare la riflessione all’interno del festival a nuovi temi, con persone che appartengono a un quadro culturale altro e vivono sulla loro pelle certe situazioni. Inoltre abbiamo lavorato per coinvolgere nella riflessione anche ambiti di vita spesso poco considerati: ad esempio con il film fuori concorso Il passo di Mohamed Hossameldin, che sarà collegato con noi durante la seconda serata, affrontiamo la questione dell’inclusione di persone portatrici di altre culture nell’attività sportiva, in particolare nella danza, dove sono ancora pochissime le danzatrici che indossano il velo. Provocatoriamente chiediamo: le scuole di danza sono pronte ad includere questa diversità nella pratica quotidiana?”. Ospite d’onore dell’edizione 2020 l’attrice afro-francese Manda Touré, diventata famosa in Italia come protagonista femminile del film Tolo Tolo di Checco Zalone, anche lei in video collegamento. Farà tappa a IFF 2020 anche Emergency, l’ong fondata da Gino Strada che nei mesi scorsi ha svolto un importante ruolo nella cura dei malati di Covid 19 all’Ospedale di Bergamo e che da anni lavora ad un progetto dedicato al cinema. Due i Premi in palio per i film in gara: quello per il Concorso internazionale per film documentari e quello per il Concorso internazionale per cortometraggi di finzione. “Come Comune siamo molto contenti che si sia riusciti ad organizzare questo evento – riferisce Marzia Marchesi, Assessora alla Pace del Comune di Bergamo -. Un evento prezioso per la nostra città e che permette di rendere fruibili ai cittadini temi non semplici, difficili da veicolare a parole, ma che ci coinvolgono e a cui il cinema riesce ad avvicinarci maggiormente”. “La provincia condivide i valori alla base del festival e lo sostiene con grande piacere anche quest’anno – afferma Romina Russo, Delegata alla Cultura per la Provincia di Bergamo -. È fondamentale parlare di intercultura e inclusione e un linguaggio diretto come quello cinematografico permette di coinvolgere i giovani”. Conclude Francesca Bianchi, Responsabile Ufficio di Piano Ambito Basso Sebino: “Quest’anno, avendo vissuto l’immobilità durante il lockdown, saremo un po’ più abili nel leggere ed ascoltare dei cortometraggi che ci parlano di lontananza e vicinanza”. Per la serata di chiusura e di proclamazione dei vincitori, sabato 24 ottobre il Festival si sposta a Sarnico, dove è nato 15 anni fa come piccola rassegna in omaggio a un territorio ricco di diversità culturali e di provenienza. Per il programma completo: www.iff-filmfestival.com. Ingresso libero e gratuito (prenotazione necessaria). Per la visione in streaming, è necessario registrarsi alla piattaforma dedicata tramite: www.iff-filmfestival.com.