Romano di Lombardia: videolettura dei ragazzi sulla Shoah «Qui non ci sono bambini» di Thomas Geve

La memoria della Shoah non riguarda soltanto gli ebrei, ma tutta l’umanità, perché come scriveva Elisa Springer «oggi più che mai, è necessario che i ragazzi sappiano, capiscano e comprendano: è l’unico modo per sperare che quell’indicibile orrore non si ripeta, è l’unico modo per farci uscire dall’oscurità». In occasione della Giornata della Memoria, che ricorre il 27 gennaio, arriva online sui canali social del Comune di Romano di Lombardia, un video realizzato dai giovanissimi del Consiglio Comunale dei Ragazzi in collaborazione per la prima volta con l’Assessore alla Cultura della città.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è un progetto delle scuole promosso dall’amministrazione comunale e, come afferma la dirigente dell’Istituto Comprensivo G.B. Rubini, la dottoressa Ludovica Paloschi, “è una simulazione a tutti gli effetti del consiglio comunale degli adulti ed è un progetto che mi sta particolarmente a cuore perché è nato con me, quando ero assessore all’Istruzione”.

Quest’anno la giovane giunta comunale della lista «Romano International» è composta da diciassette ragazzi e ragazze che frequentano le scuole secondarie di primo grado degli istituti comprensivi Fermi e G.B. Rubini di Romano di Lombardia e sono: Alice Ghisletti, Adriana Mancuso, Alice Sobatti, Greta Carminati, Federico Dodesini, Emanuele Casadio Strozzi, Giovanni Moroni, Anna Magni, Michele Giuseppe Voltini, Andrea Mombrini, Alice Bellodi, Giorgia Aglioni, Sara Zappella, Rebecca Martina, Tommaso Toffetti e Lorenzo Suardi nel ruolo di consiglieri comunali e Andrea Fiori, Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi.

Per realizzare questo filmato, questi ragazzi sono stati supportati dai professori di italiano e storia e dalle dirigenti scolastiche dei due istituti comprensivi della città. Come racconta Chiara Brignoli, Assessore alla Cultura del Comune di Romano di Lombardia, «nel pomeriggio, ci siamo incontrati su una piattaforma con gli insegnanti che seguono il progetto del consiglio comunale, dopodiché ogni ragazzo si è presentato in maniera singola».

Fin da subito, dice soddisfatta la dirigente Paloschi, «i ragazzi sono stati entusiasti e disponibili come anche le loro famiglie che hanno risposto positivamente, dimostrando l’importanza di dare il proprio contributo per il bene comune».

All’interno di questo video, della durata di trenta minuti, i ragazzi leggeranno ad alta voce alcuni  estratti del libro Qui non ci sono bambini: un’infanzia ad Auschwitz (Einaudi, 2011) scritto da Thomas Geve, ingegnere ebreo di origine tedesca sopravvissuto all’Olocausto.
In questo testo, sono raccolti i piccoli disegni, della dimensione di una cartolina, realizzati dallo stesso Thomas, a soli quindici anni, utilizzando il retro dei formulari delle SS, con gli acquerelli e i pastelli colorati che chiese durante il mese in cui rimase nel campo dopo la liberazione, perché era ancora in uno stato debilitante. Attraverso i suoi tratti, Thomas rappresenta con uno spirito documentario la sua esperienza nel campo di concentramento, allo scopo di raccontarla al padre, medico ebreo che era scappato a Londra: dal funzionamento interno dei campi, alle condizioni di vita dei prigionieri, alle malattie, al sistema di schedatura degli internati, ai lavori che si svolgevano nel campo, alle selezioni che decidevano periodicamente chi era destinato a sopravvivere e chi no e al sistema delle camere a gas. Queste illustrazioni furono conservate dal padre di Thomas in una cassaforte climatizzata fino al 1985, fino a quando quest’ultimo le donò al Museo Yad Vashem (Ente nazionale per la memoria degli eroi e i martiri della Shoah) di Gerusalemme, dove sono conservate ancora oggi.

Ma un altro aspetto fondamentale di questo filmato è la grande maturità e consapevolezza dimostrate dai ragazzi, che sottolinea l’assessore Brignoli, «per il fatto che si siano messi in gioco e abbiano voluto essere loro i testimoni nel voler veicolare questo messaggio ai loro compagni e alla comunità. E’ stata un’esperienza molto bella, formativa, educativa, e faremo un lavoro similare per il giorno del ricordo del 10 febbraio e per altre tematiche».

 Il video è visibile sul canale Youtube e sulle piattaforme social del Comune di Romano di Lombardia.