Gandino, il laboratorio di cucito diventa palestra per le relazioni. Un luogo dove crescere insieme

Laboratorio Cucito Gandino

Suor Graziella Cornolti, Segretaria generale delle Orsoline di Gandino si occupa di comunicazione, curando la rivista delle Orsoline e di accoglienza dei bambini delle scuole. Nell’articolo di oggi prosegue il racconto della bella esperienza d’incontro e di educazione messa in atto dalle suore Orsoline di Gandino con un laboratorio di cucito dedicato in particolare a bambine e ragazze. Qui potete leggere la prima parte.

Tra le varie mansioni che svolgo come segretaria generale, vi è quella di tenere ordinato e aggiornato l’archivio dell’Istituto raccogliendo materiale (scritti, foto, ecc…) che giunge dalle comunità e documenta eventi ed esperienze vissute negli anni.

Apro la cartella della casa di Gandino per riporre uno scritto e vi trovo la bellissima foto del “Gruppo S. Angela”. È evidente che si riferisce al pre-pandemia, quando la bellezza dei sorrisi e dei volti non veniva celata dalle mascherine…

Insieme alla foto, un breve scritto in memoria di “nonna Pina” (una delle fondatrici del laboratorio di cucito) morta lo scorso 10 maggio 2021 all’età di 82 anni. La foto è stata scattata in occasione della festa di compleanno preparata in suo onore dalle ragazze del gruppo, seguite da suor Rosa e da Lidia: un’iniziativa voluta per esprimerle tutta la riconoscenza per la sua presenza costante e cordiale al corso di cucito.

Laboratorio di cucito e “allenamento” alle relazioni

Prendo spunto da questa foto per continuare il racconto della significativa esperienza che vivono le bambine e le ragazze del laboratorio di Gandino, che oltre ad essere laboratorio di cucito si propone come laboratorio di vita e di socialità.

Tale obiettivo emerge anche dalle frasi scritte su un drappo di stoffa appeso alle pareti che costituisce un po’ la “magna carta” del gruppo. Così si legge:

Laboratorio di cucito-ricamo-maglia…

Luogo di vita, di creatività, di amore, di gioia

dove si impara sì a cucire, a ricamare, a magliare,

ma si impara anche a stare insieme, a volerci bene, ad amar come Gesù amo, a giocar come Gesù giocò, a sognar come Gesù sognò…

Accanto, un altro drappo riporta le parole dell’Inno, inventato dalle partecipanti del gruppo, che riporta in rima e con vivacità, gli stessi contenuti.

Un’occasione per creare e far crescere le amicizie

Suor Rosa, alla quale chiedo di raccontarmi come si svolgono i pomeriggi per le bambine, mi spiega: 

“Al laboratorio c’è un tempo per imparare a confezionare e a ricamare e c’è un tempo per pregare, per cantare, per riflettere su un brano di Vangelo o sulla figura di un santo e applicare quanto si ascolta alla propria vita. C’è anche il tempo della merenda che diventa spesso occasione per condividere i dolcetti preparati dalle mamme per festeggiare qualche compleanno o semplicemente per la gioia di donarli.

E c’è un tempo per “sgranchirsi gambe e braccia” facendo entusiasmanti partite a palla prigioniera”.

Avete dei momenti di festa e di incontro anche con le famiglie?

“Prima della pandemia ci si ritrovava in certe occasioni per delle belle pizzate, per serate con musica e danze… A Natale, Pasqua, Carnevale… si preparava un piccolo omaggio canoro da regalare ai genitori. 

Quest’anno, in occasione del Natale, non volevamo che le ristrettezze anti-covid impedissero un momento di ritrovo augurale… Per questo, pur con tutte le precauzioni di mascherine e distanziamento, ci si è ritrovati nel chiostro del convento e camminando lungo il porticato abbiamo cantato inni natalizi in un clima di gioia.

Memoria di Sant’Angela, patrona delle Orsoline

E il nome del gruppo “S. Angela”?

“È stato scelto  per coerenza alla finalità educativa dell’esperienza e perché questa Santa, oltre ad essere “patrona delle Orsoline” offre molti insegnamenti di vita anche alle più piccole, primo fra tutti, l’impegno per l’unità e la concordia che oltre ad essere virtù umane e cristiane sono elementi indispensabili perché un gruppo cresca in un clima di gioia, di pace, di condivisione e di amicizia”.

Suor Rosa ricorda, a tal proposito, un’esperienza vissuta nel 2007, nel bicentenario della canonizzazione della santa bresciana, quando dopo un percorso di riflessione volto a conoscere e ad approfondire la vita di Sant’Angela Merici, si è organizzata per le bambine, accompagnate da alcuni genitori, una giornata di pellegrinaggio sui luoghi dove ella ha vissuto. 

“È stata una bellissima giornata per rafforzare i legami di amicizia e crescere nella spiritualità!”.