Le suore di Carità accanto agli anziani nella Casa di riposo Clementina di Bergamo

Assistenza presso la Casa di riposo Clementina di Bergamo, 1950-1960, Archivio Generale Suore di Carità - Milano

Assistenza presso la Casa di riposo Clementina di Bergamo, 1950-1960, Archivio Generale Suore di Carità – Milano

I letti disposti su due file e una suora che con attenzione e sollecitudine si sofferma al capezzale di ognuno, dicendo una parola gentile e di conforto o magari una preghiera, distribuendo i medicinali, alleviando la tristezza.

È stata forte e significativa nel secolo scorso la presenza delle religiose nei luoghi di cura, anche in questo settore è stata preziosa l’opera di donne intraprendenti che hanno rivoluzionato il welfare, come fa emergere la mostra “Donne illuminate. Religiose d’intuito e innovazione nella società bergamasca“ in corso nella chiesa di San Pancrazio, in Città Alta, fino al 26 novembre.

In questo dossier raccontiamo le storie contenute in alcune delle immagini esposte, che illuminano e chiariscono un pezzo di storia della nostra città, declinato al femminile. Parlano infatti di donne determinate che nel secolo scorso a Bergamo introdussero e attuarono azioni innovative, seguendo le intuizioni delle loro fondatrici, esempi di santità incarnata nella vita quotidiana. Ci accompagna in questo viaggio di scoperta e approfondimento Veronica Vitali dell’Archivio diocesano.

“Nella foto – spiega – vediamo l’impegno delle Suore di Carità, dette di Maria Bambina, a favore degli anziani, presso la Casa di Riposo della Clementina, che per quasi 70 anni ha rappresentato per Bergamo il luogo di accoglienza dell’anziano.

A Bergamo le Suore di Carità arrivarono nel 1837, ma già pochi anni dopo l’Istituto era presente con diverse comunità presso i principali enti ospedalieri/di assistenza della città, sino ad arrivare, agli inizi del Novecento a gestire, tra ospedali, sanatori, case di cura e ambulatori, 14 comunità.

L’edificio della Clementina, che sostituì la casa di riposo che sorgeva vicino alla chiesa delle Grazie, venne costruito nel 1915 su progetto dell’Ingegnere Elia Fornoni e inaugurato a marzo dello stesso anno. Diverse furono le sue destinazioni d’uso nel corso del tempo: nato come Pia Casa di Riposo, divenne un ospedale militare negli anni delle due guerre, mentre dal 1945 al 1946 diede assistenza ai reduci di guerra, sotto la gestione della Pontificia Commissione di Assistenza – sezione di Bergamo. Successivamente tornerà alla sua funzione originaria, ovvero quella di dare assistenza ai bisognosi. Le Suore di Carità nel 1949 erano lì presenti con 11 religiose, di cui 3 infermiere, 3 addette alla cucina, 1 dispensiera, 2 guardarobiere e 1 lavandaia, oltre ovviamente alla Superiora.

Alla fine degli anni Ottanta, con l’apertura della nuova struttura per anziani in via Gleno, la casa di riposo della Clementina venne abbattuta, ma fu risparmiata solo la chiesa.

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